Nasce il sistema nazionale di certificazione delle competenze
Il tesoriere di FCSI Luigi Tonellato ha segnalato al Consiglio l’entrata in vigore del decreto legislativo 16/01/2013 n.13. Tonellato riferirà sull’argomento nel prossimo Consiglio che deciderà se e come FCSI Italia si potrà muovere per promuovere nuove occasioni professionali per i propri soci.
È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Legislativo che definisce ufficialmente le norme generali e i livelli essenziali delle prestazioni per l’individuazione e validazione degli apprendimenti non formali e informali e degli standard minimi di servizio del sistema nazionale di certificazione delle competenze dello Stato, delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano. Si aprirà la strada per poter “spendere” sul mercato le proprie abilità e competenze?
Il Decreto legislativo n.13 del 16 gennaio 2013, pubblicato in GU del 16 febbraio 2013, che nasce da una delega contenuta nella legge riforma del lavoro si snoda lungo 11 articoli e si occupa nello specifico, di:
– Definire l’attività propria del sistema nazionale di certificazione delle competenze acquisite dalla persona in contesti formali, non formali o informali, il cui possesso risulti comprovabile; possono essere certificate solo le competenze riferite a qualificazioni di repertori ricompresi nel repertorio nazionale.
– Individuare in un comitato tecnico nazionale l’organo competente per la verifica del rispetto dei livelli di servizio e del sistema nazionale nel rispetto dei principi di terzietà ed indipendenze.
– Definire gli standard minimi di servizio del sistema nazionale che costituiscono il livello essenziale delle prestazioni da garantirsi su tutto il territorio nazionale.
– Indicare gli standard minimi con riferimento al processo di individuazione, validazione e procedura di certificazione e attestazione che devono essere osservati dall’ente pubblico.
Il decreto legislativo evidenzia altresì gli impegni assunti dall’Italia a livello comunitario, allo scopo di garantire la mobilità della persona e favorire l’incontro tra domanda e offerta nel mercato del lavoro, la trasparenza degli apprendimenti e dei fabbisogni, nonché l’ampia spendibilità delle certificazioni in ambito nazionale ed europeo. A tal fine è istituito il repertorio nazionale dei titoli di istruzione e formazione e delle qualificazioni professionali: esso costituisce il quadro di riferimento unitario per la certificazione delle competenze. Il repertorio sarà accessibile pubblicamente e consultabile per via telematica.