Gare di Appalto – il calcolo dei punti prezzo
Con DLgs n.207 del 5 ottobre 2010 c’è stata una novità che ha rivisto drasticamente il calcolo dei punteggi assegnati al prezzo offerto nelle gare per servizi di ristorazione.
Le gare che vengono esperite con la formula dell’ offerta economicamente più vantaggiosa, vedono una ripartizione mirata tra punti qualità e punti prezzo.
I punti qualità solitamente sono maggiori dei punti assegnati al prezzo, ma a seconda della formula utilizzata per il calcolo del punteggio si potrebbe creare una situazione in cui la gara venga aggiudicata come se fosse al massimo ribasso.
Il Decreto 207 oltretutto propone una formula molto originale che inserisce delle dinamiche molto complesse e poco comprensibili ad una prima osservazione. In tale post cercherò di approfondire tale argomento e dare luce anche ai non addetti ai lavori.
Solitamente il calcolo dei punteggi del prezzo offerto veniva calcolata con formula proporzionale.
Punti prezzo = Punteggio da assegnare x prezzo offerto / il miglior prezzo tra tutte le offerte.
Veniva valutato il prezzo, e al miglior offerente andava tutto il punteggio e agli altri concorrenti una quota proporzionale.
La dinamica di tale offerta faceva si che, ad esempio, con uno sconto del 10% sul prezzo base d’asta si poteva aver assegnato un punteggio pari al 10% della base d’asta rispetto alla ditta che avesse offerto il prezzo pieno.
Esempio:
vengono assegnati 30 punti al prezzo, con base d’asta 5 euro;
la Ditta A offre 4,50 e prende 30 punti,
la Ditta B offre 4,99 euro e prende 27,54 punti.
Questi 3 punti potevano essere abbondantemente recuperati con un’offerta qualitativamente valida, per la quale ci si giocavano i 70 punti qualità.. Se l’offerta viene invece valutata sulla base del ribasso percentuale offerto, anzichè sul prezzo, e utilizzando la formula inversamente proporzionale, si ottiene una forbice tra il miglior prezzo e il peggiore di ben 30 punti.
La formula è:
Punti prezzo = punteggio da assegnare x maggior ribasso tra tutti / ribasso offerto
Ad esempio : vengono assegnati 30 punti al prezzo con base d’asta 5 euro;
la Ditta A offre 4,50 euro e prende 30 punti ,
la Ditta B offre 4,99 euro e prende 0,6 punti.
Prezzo offerto // punti calcolati con la formula classica proporzionale sul prezzo // punti calcolati con la formula del ribasso percentuale.
Ditta1 4,99 // 27,054 // 0,600
Ditta2 4,8 // 28,125 // 12,000
Ditta3 4,6 // 29,348 // 24,000
Ditta4 4,5 // 30,000 // 30,000
Punti prezzo 30
Base asta 5,00
Con la formula proposta attualmente dal DL 207 si calcola la percentuale di ribasso e si applica anche una formula che prevede dei fattori di correzione variabili, il fattore X. La formula prevede un valore calcolato in funzione della media delle offerte effettuate, con la correzione del fattore X, che viene stabilito dall’amministrazione aggiudicatrice, con valore 0,80 – 0,85 – 0,90.
Ora vediamo la dinamica di tale offerta analizzando un fac simile di andamento di una gara.
Ecco cosa dice il Dlgs:
Ci = coefficiente attribuito al concorrente iesimo;
Ai = valore dell’offerta (ribasso) del concorrente iesimo;
Asoglia = media aritmetica dei valori delle offerte (ribasso sul prezzo) dei concorrenti;
X = 0,80 oppure 0,85 oppure 0,90 (da indicare );
Si presentano 2 casi :
Se Ai <= Asoglia il punteggio verrà calcolato con la seguente formula: Ci = X*Ai/Asoglia Se Ai > Asoglia la formula sarà:
Ci = X+(1,00-X)*[(Ai+Asoglia)/(Amax-Asoglia)]
Un esempio di gara :
Ditta 1 – prezzo euro 4,99
Ditta 2 – prezzo euro 4,8
Ditta 3 – prezzo 4,6 euro
Ditta 4 – prezzo 4,5 euro
Con fattore X = 0,8
Ditta 1 punti 0,865
Ditta 2 punti 17,297
Ditta 3 punti 27,303
Ditta 4 punti 30
Con fattore X = 0,9
Ditta 1 punti 0,973
Ditta 2 punti 19,459
Ditta 3 punti 28,652
Ditta 4 punti 30
La forbice sarebbe comunque di 30 punti tra il primo e l’ultimo, ma con un maggior vantaggio per l’offerta che si avvicina maggiormente alla media delle offerte. Il fattore X definito dall’Amministrazione aggiudicante può innalzare i punteggi ricavati a seconda che sia 0,8 – 0,85 o 0,9, come si desume dalla tabella. Oltretutto in caso una Ditta faccia un’offerta particolarmente bassa sposterebbe la media e toglierebbe molti punti a tutte le restanti concorrenti (offerta anomala in appoggio). Come pure se una Ditta facesse un’offerta nulla (0,001 percento di ribasso), farebbe aumentare i punteggi assegnati a tutte le altre concorrenti , esclusa quella con il prezzo più basso che avrebbe comunque il massimo del punteggio.
È a disposizione un foglio excel con impostata la simulazione per coloro che volessero sbizzarrirsi nelle simulazioni di prezzo.
Piero Ferrari